Morgan Lost: presentazione delle nuove uscite ed anticipazioni durante l’incontro che si è tenuto il 5 novembre a Lucca Comics & games. A seguire sintesi della trascrizione.
Claudio Chiaverotti: "Dark Novels è un nuovo corso di vita di Morgan Lost. Morgan Lost è partito, secondo me, come qualcosa di molto innovativo, un personaggio che è a metà tra personaggio classico e magari un supereroe, in realtà non ha superpoteri, soprattutto i suoi nemici sembrano un po’ i supercriminali dei supereroi: tutti mascherati, tutti cattivi, perversi, strani, non hanno superpoteri… Io l’ho considerato, per me che l’ho creato, qualcosa di moderno e si è cercato di farlo continuare anche in un modo abbastanza inusuale. Primo corso di Morgan: 24 numeri, abbiamo raccontato il suo mondo con una serie di storie tutte autoconclusive, il mio retaggio è quello del cinema, un film inizia e finisce, e poi a gran voce, da parte dei lettori, c’è sempre un orecchio di grande attenzione riguardo ai lettori che poi viene mediato da quel che riesco a fare; molte volte le stesse cose che vedono i lettori le vedo anch’io, cioè quando parliamo di serie televisive, Breaking Bad, Games of Thrones, queste cose le vedo anch’io, l’unica differenza è che un lettore la vede serenamente, io mi guardo un film e sto tranquillo perché altrimenti se vado a vedere le cose che non vanno, le cose che vanno, le cose fighe… io me lo vedo e mi siedo. Io però molte volte, soprattutto sulle serie tv, visto che molti mi hanno chiesto di creare più continuity in Morgan Lost, ecco, me le sono un po’ rovinate, diciamo, io le ho guardate , le serie, con un occhio più professionale e le ho studiate. Forse voi non lo sapete ma su Trono di spade ci sono libri e libri di critica che ti spiegano come lui (George R.R. Martin ndr) è riuscito a farsi seguire da così tanti lettori ma soprattutto i meccanismi narrativi che ha innescato assolutamente inusuali: il fatto che muoiano una serie di protagonisti che tu non te l’aspetti, ovviamente e non sai più, di stagione in stagione, chi ritorna, chi ci sarà, chi arriverà fino alla fine. Quindi ho studiato queste cose e devo dire che sono rimasto affascinato e quando studio qualcosa di nuovo lo faccio anche col divertimento di chi non lo conosce.
Ho pensato di fare un altro ciclo narrativo di Morgan Lost però questa volta caratterizzato da una continuità molto stretta e ovviamente improntando anche le storie a questa continuità, quindi cercando io stesso di trovare un modo di raccontare differente, che funzionasse con la continuity. I lettori non si devono spaventare perché rimane Morgan Lost, rimane un thriller, teso, violento, anzi direi in questo caso con una linea leggermente più adulta. Ogni tipo di censura, che già non c’era, non esiste. È un esperimento interessante questo Dark Novels perché scoprirete delle cose che non sono mai state fatte su di un albo bonelliano perché si lancia questo tipo di linea nuova.
Questa stagione, mi auguro che ne seguano altre, dipende anche da voi tutto ciò, è strutturata in modo particolare anche per fare qualcosa di nuovo, c’è il numero zero, che è quello che dovrebbe presentare Morgan Lost anche ai nuovi lettori, è chiaro che ho un occhio di grandissimo riguardo ai lettori che ci sono già, quindi ovviamente non vi faccio rileggere le stesse cose. Il primo numero, che voi avete visto qui, si chiama “Origini” ma in realtà le origini riguardano quei sei anni mai raccontati, parlo a chi conosce Morgan, a chi l’ha già letto. Morgan Lost era il gestore di un cinema d’essai , una serie di serial-killers rapiscono la sua fidanzata, li torturano, vogliono ucciderli e questo è un trauma pazzesco che cambierà la persona ma da quella notte a quando lui diventa un cacciatore di serial-killers passano sei anni. Sarebbe stato ridicolo che dopo tre giorni era un cacciatore di serial-killers che sapeva fare a botte, menare… E quindi queste “Origini” è la storia di quei sei anni, la storia ideale, non spoilero nulla perché poi lì indica proprio l’inizio. Lui con un registratore lancia un messaggio a Lisbeth che è morta, e le racconta quello che è successo, cioè le dice: ‘guarda io tante volte ho cercato di parlarti, è come se tu fossi ancora con me’ Lisbeth è stata uccisa quella notte, lui è ancora convinto di questo, ‘però questa volta voglio raccontarti tutto quello che è successo in questi anni senza remore’; lo ha illustrato Val Romeo che è una delle colonne di Morgan Lost anche perché condivide con me l’entusiasmo per Morgan. Addirittura fa tre albi su questo corso e io ne sono contentissimo che lo viviamo nello stresso modo, con lo stesso entusiasmo e lo stesso trasporto: cioè per noi è vivo Morgan Lost. Questo il numero zero, dal numero uno parte una storia lunga in cui si è detto facciamogli del male, tutto il male possibile.
La cosa secondo me interessante in queste storie è vedere come il nostro personaggio ne verrà fuori, se ne verrà fuori, come affronterà dei dolori, degli sconvolgimenti della sua vita violentissimi che causerebbero dei traumi fortissimi. Diciamo che qua ho messo anche le mie paure, cerchiamo di metterlo davanti all’orrore, lui lo affronta ma quello che ha dentro… facciamo in modo di costringerlo a scavare dentro se stesso, ebbene questo lo abbiamo fatto e ho cercato di far tornare in questa saga lunga i personaggi cardine della serie, chi segue Morgan Lost, più o meno dovrebbe immaginarlo.
Parte questa lunga storia che si articola forse in due parti però non finisce mai come i vari Games of thrones e via di seguito. Più o meno sono due nuclei però tra loro c’è una continuità.
Il formato si avvicina di più a quello che sarà il nuovo formato bonelliano e un po’ a quello che è, in parte al formato di certe grafiche americane: sarà un pochino più grande, con una foliazione leggermente diminuita. Ho anche cercato di adattare il tipo di narrazione alle 64 pagine, cioè sono velocissime. Nelle ‘Origini’ c’è un cambio di scena quasi in ogni pagina, anche perché quei sei anni sono densi di avvenimenti, è anche un gioco con voi lettori che già conoscete Morgan, racconta come ha conosciuto tutti i personaggi che abbiamo visto.
I disegnatori nel nuovo corso sono in buona parte quelli di Morgan, qualcuno di quelli di Morgan ora è a Brendon che è l’altro mio figlio. N.0 Val Romeo, n.1 Max Bertolini, che ha dato questi suoi cupi neri, il secondo di nuovo Val, poi abbiamo Giovanni Talami, Ennio Bufi, Lola Airaghi, Marco Perugini, di nuovo Val, Andrea Fattori e abbiamo una guest-star in questa serie che è Corrado Roi che ben si presta, secondo me, a fare Morgan Lost. Ai testi, fatevene una ragione, purtroppo ci sono sempre io.
Io ho fatto in modo, di nuovo ispirandomi agli americani, che se uno arriva al numero quattro o al numero cinque, ovviamente capisce tutto quello che è accaduto. Nella prima pagina, in qualche dida di pensiero io riassumo brevemente quello che è accaduto, chiaramente questa storia sarebbe da leggere in continuity, mese dopo mese, se uno non arriva al cinque è meglio, te la puoi gustare meglio perché è stata fatta anche proprio con una certa fatica ed un certo divertimento come i serial americani, cioè alla fine di ogni episodio c’è quello che si chiama cliffhanger e cioè qualcosa di assolutamente pazzesco che tu dici: ‘ma adesso come lo spiegano nel prossimo numero?’ Sono cose che coinvolgono Morgan e che sembrano senza via di ritorno.
C’è un grande contatto con i lettori su Facebook abbiamo sia la pagina ufficiale della Sergio Bonelli che quella non ufficiale che gestiscono Lola e Val, devo dire, e sarà molto interessante conoscere i pareri dei lettori.
Ci sarà un crossover, che è lo speciale, credo di Dylan: Morgan Lost/Dylan Dog che è una cosa abbastanza particolare. Il soggetto è di Roberto Recchioni e mio, ognuno ha apportato una parte importante al soggetto, cosa fondamentale, questa credo sia un’idea di Roberto, non facciamo le dimensioni parallele, perché son state fatte mille volte. Facciamo in modo che si incontrino e come si incontrano? Morgan Lost vive in questi anni ‘50/’55, Dylan Dog nei ‘70/’80 e quindi ci è venuta l’idea di immaginarsi che il mondo sarà quello di Morgan Lost, loro si incontrano nella Londra di Dylan Dog che però sarà una Londra leggermente diversa: invece di Horatio Nelson, nella stautua, ho messo un samurai. E poi Morgan Lost sarà più vecchio, un po’ come in Blade Runner, avrà una sessantina di anni e ad un certo puno deve portare a casa l’ultimo conto per una serie di motivi. Si è sposato è andato a stare a Londra con la moglie che era di Londra e poi succedono una serie di cose, incontra Dylan Dog, indagano insieme e ci sono una serie di colpi di scena forti. La sceneggiatura sarà mia, non abbiamo ancora un disegnatore assegnato al momento.
E soprattutto, questa non si può dire ancora, la storia è fissata in un certo punto della vita di Dylan Dog, in cui ci sono delle cose…
BRENDON – Claudio Chiaverotti: Brendon è tornato a cavalcare, ci sono un tot di speciali scritti, uno di questi speciali lo sta disegnando Max Bertolini e l’altro è disegnato da Cristiano Spadavecchia. Questi speciali di Brendon, come avevo detto fin dall’inizio, avranno una connotazione un tantino più visionaria.
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